Roma, 1° agosto 2011. L’annuncio di 14 auto elettriche acquistate dall’amministrazione comunale di Roma, da utilizzare nel I Municipio, non è certo di ausilio ai tanti possessori di veicoli elettrici che si trovano ogni giorno a dover affrontare i mille ostacoli al loro impiego. Nei pressi, ad esempio, dell’Auditorium Parco della Musica, l’allestimento di un cantiere nega l’accesso alle colonnine di ricarica pubbliche (vedi foto), in altri punti della città molte colonnine di ricarica (via dei Pontefici e piazza Cola di Rienzo) sono inutilizzabili e quando attive, occupate da veicoli non elettrici in sosta.
Siamo venuti inoltre a conoscenza della volontà dell’amministrazione cittadina di sostituire le attuali stazioni di ricarica pubblica, gestite con efficienza dall’ATAC, con colonnine di un gestore privato “perché inserite nel progetto di integrazione con la rete di ricarica di nuova generazione e-mobility“.
Ricordiamo che il suddetto gestore privato richiede il pagamento di una somma forfetaria mensile pari a 25 euro per poter ricevere la card che abilita la ricarica, un costo spropositato per i possessori di veicoli elettrici di piccola dimensione (scooter e piccole city-car) che rappresentano il 95 per cento della mobilità elettrica della capitale e che ricaricano mensilmente pochi euro in kwh.
Riteniamo che si intenda in questo modo far gravare sugli attuali possessori di veicoli elettrici il costo di uno sviluppo della rete elettrica che non li ha visti attori, ma succubi delle scelte altrui.